La tassa sulle auto aziendali non sarà retroattiva: cosa cambia. Esentate le auto elettriche ed ibride, ‘salvi’ gli agenti di commercio.
Cambia la tassa sulle auto aziendali, che non sarà retroattiva. Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri aveva annunciato modifiche per correggere un provvedimento che potrebbe essere giusto ma che deve essere introdotto in maniera graduale per non creare un vero e proprio terremoto. Con conseguenze che andrebbero a colpire il mondo dell’auto e quello dei lavoratori. Insomma, lo Stato avrebbe una buona entrata ma rischierebbe di penalizzare una buona fetta di contribuenti e le case automobilistiche. Quindi si cambia.
Auto aziendali, la tassa non sarà retroattiva
La modifica sostanziale dovrebbe essere quella sulla non retroattività del provvedimento. Come anticipato da Gualtieri in occasione dell’audizione al Senato, la norma interesserà solo i nuovi contratti stipulati e non tutti, come previsto dal piano originario.
Quante auto saranno interessate dal provvedimento?
Il panorama cambia sensibilmente. Se la prima proposta avrebbe avuto ripercussioni su milioni di auto, e di persone, con la correzione si parla di circa trecentomila auto. Un numero consistente ma decisamente più contenuto rispetto all’inizio. E questo passo potrebbe portare al raggiungimento di un compromesso in grado di mettere tutti d’accordo.
Le esenzioni: non saranno tassate le auto elettriche e ibride, salvi gli agenti di commercio
La tassa, come anticipato in un primo momento, non interesserà i rappresentanti di commercio e soprattutto non interesserà le auto ibride ed elettriche. L’intenzione del governo è quella di indirizzare le aziende verso l’acquisto di auto non inquinanti.